Adolescenti, che passione!

Ha scritto Alessia Niccolucci, il

autunnoNell’incontrare una vecchia signora e come spesso accade nella memoria, mi si sono aperte una serie di finestre sul passato, una dietro un’altra: ho rivisto sua figlia in classe con me alle elementari e ho ricordato che la disprezzavo senza ragione alcuna; ma poi ho ricordato che la ragione era quel che i genitori dicevano della madre, che era una divorziata, che la figlia non aveva padre e chissà cosa si celava di torbido nella sua vita solitaria. Così la mia memoria è volata sulla parola padre: e ho ricordato i volti di alcuni padri dei miei amichetti e come nella mia memoria si dividessero tra ‘importanti’ e ‘simpatici’ e ‘sbagliati’ il che dipendeva dal fatto che i genitori dicevano che chi aveva quella macchina era importante, chi aveva un normale macchina era gioviale, amichevole (umile,?) e chi beveva, o urlava, o partiva sovente era sbagliato e i figli erano da compatire.

Di tutto ciò, l’unica cosa che non rigetto raggiunta l’età della ragione è che i figli dei padre’sbagliati’ erano spesso sbandati e hanno arrancato parecchio per affermare se stessi nella vita adulta, spesso senza riuscirci mai, quantomeno ai loro stessi occhi..Di sbagliato di fatto, c’era che non facevano i padri ma erano spesso altrove, se col corpo o con la mente non saprei, ero davvero piccola e tutto quel che contava era la gita in bicicletta, l’esplorazione di un garage, la sera fuori quendo era estate. Oggi vedo molti possibili sbandamenti se osservo il modo di vita che molti genitori sono costretti a fare, spesso fuori, con i figli a scuola, in palestra sino a pomeriggio inoltrato.

Quel che più mi colpisce dei ragazzi è l’ossessiva ricerca di svago e di leggerezza, di fuga da uno stress che di fatto ‘i grandi’ definiscono senso del dovere: tutto è noia, se non diverte e se diverte lo fa per pochi minuti.
Si potrebbe definire poi, la loro arroganza uno strano modo che gli è stato insegnato – immagino dalla TV – di rivendicare i diritti, di proteggere i deboli, di fare corpo per paura della solitudine. Mancano di spirito individuale, poiché fragili e malati di solitudine, desiderano diritti da adulti ma non i doveri, definiscono ‘debole’ (e quindi degno di solidarietà) chiunque conquisti la loro simpatia e li faccia divertire. Ciò che non gratifica è stress.

Sono e saranno gli elettori italiani ideali di tutti gli scorsi governo, bianchi o gialli che siano.

E’ una triste primavera insomma, che mi ricorda un verso, una frase di Plutarco: “Nelle persone belle, è bello anche l’autunno.”

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Alessia Niccolucci Sono una scrittrice e un'insegnante
Scrivo romanzi, poesie, articoli da sempre e insegno a Roma. Ma considero la mia casa la Toscana da dove provengo. Vorrei dire di più ma è già tutto sul mio sito.
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