Discriminazione

Ha scritto Alessia Niccolucci, il

donna_03DISCRIMINAZIONE. Ogni volta che parlate di discriminazioni contro i diversi, per razza, per censo, per religione, per sessualità, per handicap pensate che non c’è donna, che sia vostra madre, figlia, sorella, moglie che ogni giorno, che sia brutta giovane, vecchia, bella, svestita o coperta da un burka, che quella donna non riceva uno sguardo, un sorriso, una parola, un insulto, un pensiero, uno schiaffo che non la discrimini in quanto non maschio; perchè fisicamente più debole e diversa, come un handicappato, per le sue caratteristiche sessuali, come un omosessuale, per la religione poichè ogni fede ha voluto le donne a servire, per censo poiché non lavora e se lavora è pagata meno, per razza, poichè per un uomo la donna è diversa fisicamente da sé come uno straniero.
Chiedetele se è vero, se non mi credete.
E poi mentre piagnucolate di diritti pensate alla forza che ci regge per sorridere a qualle discriminazioni, o ignorarle o difenderci con violenza e continuare a sostenere in silenzio questa società che su di noi si è sempre seduta.
E non mi venite a dire che questa non è la regina delle ipocrisie.
E quando sento dire di declinare la femminile nomi e titoli da qualcuna che di donna ha solo l’aspetto, pensate a,l’amore che ci sostiene ogni volta che ci innamoriamo, mettiamo al mondo curiamo un figlio, un uomo, un padre che discriminerà tutte le altre donne che per lui non sono “famiglia”. E quanto amore e forza ci sostiene per insegnargli quanto potente è il servizio rispetto al comando.
Quanti uomini servono per fare una donna? Più o meno lo stesso numero di femmine che servono per farne una. E adesso uomini capite, perché vi misurate più facilmente con le femmine che con le donne.

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Alessia Niccolucci Sono una scrittrice e un'insegnante
Scrivo romanzi, poesie, articoli da sempre e insegno a Roma. Ma considero la mia casa la Toscana da dove provengo. Vorrei dire di più ma è già tutto sul mio sito.
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