Amiche Nemiche

Ha scritto Alessia Niccolucci, il

mummy Ho sempre una grande tristezza quando penso a certe realtà sociali del semplice quotidiano di tutti: in anni di vita, divisa tra scuola, università, mondo del lavoro e mondo dei semplici familiari e amicali contatti umani, da donna, quando ho ricevuto, come tutti, ferite e delusioni, trabocchetti e perdite è sempre stato a causa di un’altra donna.

Abbiamo un bel dire a parlare di parità e a ragione: ma poi i ‘nemici in casa’ non sono quasi mai i maschi, gli uomini. Certo: accade che ti tradiscano nei sentimenti, ma di rado la ferita inferta è durevole e avvelenata come quella di un’altra donna. Sarà perché siamo più cattive, sarà perché sappiamo dove e come colpire, sarà quel che sarà..

Un paio di giorni fa, in una lettera aperta al giornale Vanity Fair ( meno superficiale di quel che si direbbe, in verità, dal nome) c’era appunto una storia di amicizia femminile tradita: nulla di straordinario rispetto alla vita, ma un’altra di quelle storie lì; e così l’ho postata nella mia pagina fan sperando di ricevere un qualche commento personale, maschile o femminile, ma invano, e ritengo perché noi donne siamo omertose in questo, per un vago senso di colpevolezza, misto a paura, misto a sospetto, misto a chissà cos’altro e in mezzo mi ci metto anch’io. Ma da scrittrice penso scrivendo, risolvo pensando, realizzo scrivendo e quindi a star zitta non ci riesco proprio.

Negli anni dell’università c’era una ragazza che abitava nel mio stesso palazzo e ogni giorno a pranzo, cascasse il mondo, saliva da me a prendere il caffè, a raccontarmi di sé ( era stata da poco lasciata e col morale a pezzi e io la consolavo con piacere) a chiedermi di me e del mio fidanzatino, entrambi, come lei, nello stesso gruppo di amici di sempre. Ma, dopo del tempo, venni a sapere che il mio fidnzatino mi tradiva con la migliore amica di quella ragazza del caffé e che le sue visite erano delle spedizioni per conto dell’altra che sperava di arrivare a ‘farmi fuori’.

Sì, certo: non si perde nulla in questi casi e nel mio caso nemmeno la fiducia nel mondo o nell’amore o nell’amicizia. Ma in verità, non so se un uomo avrebbe fatto lo steso con un altro uomo.
A noi donne – almeno alla maggioranza – piacciono le telenovelas intrigate, i romanzi di turpitudini mentali, i gialli pieni di traditori e nemici segreti perché ci assomigliano.?
Hanno forse fatto bene gli uomini a metterci in secondo piano nel governo del mondo e nella guida della società perché emotive e inaffidabili.?
Anche gli uomini hanno gelosie e moralità non sempre limpide, ma di rado lo fanno con parenti o amici fingendosi tali: lo fanno talvolta con le donne per raggiungere qualcosa o forse non è così.?
Perché, anche sul lavoro, le donne rivali si fingono amiche per raggiungere i tuoi target o per metterti poi in cattiva luce.?

Ecco ho scritto ma non ho le mie risposte. La mia risposta è ancora l’amore: so che alla fine, ad essere rimpianta sarà la mia amicizia, che se avranno momemti bui è a me che penseranno, chiameranno. Me o quelle come me: quelle che non si devono nascondere nel buio e nella menzogna per non essere giudicate.L’istinto materno di una donna non è solo per il proprio cucciolo: le altre sono femmine e non saranno mai donne, chiunque si raccontino di essere e pertanto non saranno capaci di amicizia leale. L’amicizia ammette che l’altro sia migiore di te senza per questo sentirsene sminuti, ma anzi orgogliosi.

1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (Ancora nessun voto)
Loading...

Ti piace? Condividi!

Alessia Niccolucci Sono una scrittrice e un'insegnante
Scrivo romanzi, poesie, articoli da sempre e insegno a Roma. Ma considero la mia casa la Toscana da dove provengo. Vorrei dire di più ma è già tutto sul mio sito.
Seguimi su Facebook Twitter Google+ RSS e-mail