L’ Aggressività

Ha scritto Alessia Niccolucci, il

milano Quando gli umani si sentono stretti, imbottigliati, compulsi in una situazione in cui è impedito loro di ottenere quello a cui mirano scatta l’Aggressività. E’ una risposta animale governata dal nostro cervelletto, la parte più antica del cervello, formatasi prima della evoluzione dell’uomo primitivo in homo sapiens sapiens.
Questo se si dà per buona la teoria che dai protozoi discende anche l’Uomo più di quella creazionista che vede un Creatore universale del mondo.
In ogni caso, è una reazione animale che nasce incontrollata, come la paura dell’ignoto ad esempio, da cui derivano tutte le fobie come la paura del buio, della gente, di essere spiati, delle malattie, dell’altezza, di non essere all’altezza o che qualcuno ci usi violenza. E la conseguenza è spesso uno stress nervoso per il quale c’è l’analisi: o gli psicofarmaci nei casi più gravi.

Per l’Aggressività invece – quando non scade in violenza fisica o psicologica gravi, infrangendo la legge delle comunità civili – la cura sono gli altri.
Se un anziano guida troppo lentamente e noi siamo in ritardo ad un appuntamento, cosa facciamo? Suoniamo, urliamo, insultiamo.
Se una persona non troppo abile a parcheggiare occupa per troppo tempo la corsia e un tassista va – come al solito – di fretta per legittime ragioni di tempo e denaro cosa fa? Urla, insulta, strombazza il clacson.
Se durante un meeting di lavoro, qualcuno appare più preparato di noi e ci fa sentire inadeguati, che facciamo? Lo aggrediamo, sebbene qui, non coperti dal guscio di una macchina, lo facciamo con più prudenza.
Se il neonato piange senza tregua e noi siamo poco sereni per ragioni diverse che facciamo? Beh..non so, spero nulla di troppo sbagliato.
Se una donna sexy ci passa vicino quando abbiamo con noi il nostro uomo e siamo un po’ insicure che facciamo? Aggrediamo lui perché l’ha guardata o lei verbalmente e alle spalle perché va in giro in quel modo.
E così ci passa: sbolliamo, ci sentiamo meglio. E ci pare di aver ragione. L’altro è la causa e la medicina per questo male.

Qualche giorno fa, in una piazzetta romana, ho visto un cagnolino giocare allegramente con una pallina: la rincorreva felice da solo dopo averla fatta cadere e rotolare e rimbalzare; poco distante c’era un gatto, che lo fissava prudente. Il cagnolino, correndo e scodinzolando con la sua palletta in bocca, lo ha raggiunto ma quando si è avvicinato, il gatto lo ha aggredito. Il cagnolino ha fatto un altro giro e lo ha raggiunto di nuovo, sempre con la sua palletta, sempre scodinzolando e cercando di invogliarlo al gioco: ma il gatto lo ha aggredito di nuovo ed è scappato tra le frasche. Il cagnolino ha ripreso la sua palla e ha continuato a giocare.

Ecco, questa è l’Aggressività. Mentre la via della gioia di vivere è del cagnolino, sebbene a vederla da fuori, il duro sembrava il gatto.
Non so se Darwin avesse ragione, certo che il mondo è diviso tra due Umanità e non c’è religione, cultura, istruzione, sesso o famiglia che cambierà la natura di una personae chiunque incontrerà, rimarrà sempre un po’ più Uomo o un po’ più Animale, controllando o meno le sue emozioni.

1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (Ancora nessun voto)
Loading...

Ti piace? Condividi!

Alessia Niccolucci Sono una scrittrice e un'insegnante
Scrivo romanzi, poesie, articoli da sempre e insegno a Roma. Ma considero la mia casa la Toscana da dove provengo. Vorrei dire di più ma è già tutto sul mio sito.
Seguimi su Facebook Twitter Google+ RSS e-mail