Le Streghe
Le streghe esistono? La risposta è: sì. Le streghe esistono e lo affermo come farei per tutte le cose che vedo e tocco quotidianamente. Assolutamente prive di pentoloni e pozioni disgustose le si possono riconoscere da vari elementi: non pronunciano incantesimi impronuncibili ma conoscono bene il valore magico delle parole. I loro incantesimi sono le calunnie, le parole gentili dette per lusinga, i dubbi insinuati nelle orecchie degli amici, degli innamorati, degli sposi, delle famiglie, ovunque si possa generare dubbi e insicurezze, dolori e separazioni laddove vi è unione e forza. Sono parenti, conoscenti, vicini, colleghi: usano le parole come una forza distruttiva, feriscono e danneggiano senza rimorso.
Non usano pentoloni o scope per volare, ma incantano spesso per poi ferire più profondamente. Sovente, spessissimo son donne: giovani o meno , belle o meno ma tutte con un fil rouge che le unisce che è la frustrazione di qualcosa di mai avverato nella lor esistenza, mai avuto, mai posseduto sino in fondo. La tecnica del sortilegio è semplice: si avvicinano alla vittima, la corteggiano, la imitano, ne prendono le sembianze, ne assumono i punti di forza che imitano, che dichiarano di condividere con lei, le si fingono amiche e poi colpiscono con l’incantesimo della parola per spezzarne i legami, per rubarne la forza.
Non sopportano l’altrui felicità e mirano a distruggerla non sapendo come ottenerla. Un tempo le si esorcizzavano e bruciavano ma non è civile: il modo per esorcizzarle è ignorarle e rendere inani i loro malefici con la vostra felicità. Poichè, per quanto si dichiarino simili a voi, per quanto vi calunnino o tentino di ledere i vostri rapporti umani sono incapaci, senza di voi, ad essere se stesse e a convivere con la loro interiore bruttezza.
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