Lezioni di storia contemporanea: perché la Siria?
Lui mi guardò con una occhiata maliziosa e mi disse: “E invece scommetto che tra poco scoppierà una guerra in Siria.”. Rimasi sorpresa. “Non ti sorprendere: è dai tempi di Babilonia che la Via della Seta se la son litigata tutti. Prima per la seta: poi per le spezie; ora per il petrolio. Poco cambia.”
E’ il caso di dire con te, che la storia è maestra di vita, caro Tucidide. E che a vedre quanto segue, si chiarisce perchè tanti attentati degli ultimi giorni accadano in area francofona.
In merito poi, alla opportunità o meno delle religioni e sulla connivenza tra religione e guerre, è bene ricordare che Stalin non aveva nessuna fede e nessuna religione se non la sua, uccise quindici milioni di persone direttamente e almeno 12 indirettamente. Hitler nemmeno lui andava in chiesa. Uccise, direttamente o indirettamente, almeno 20 milioni di persone. Mao forse 20 milioni, non si sa di preciso. Che Guevara fu molto più modesto, si premurò di eliminare solo tutti gli omosessuali da Cuba, tramite il suo campo di concentramento. E tutti perseguitarono i credenti di ogni fede. Quando i laici dicono che non ci dovrebbero essere le religioni perché causano morti, in realtà dicono nel mondo non dovrebbero accadere cose brutte, non ci dovrebbe essere il male. Ma se non ci fosse il male, non si sarebbero nemmeno uomini, solo bestie inconsapevoli. Forse uno scopo nobile della vita è farsi martire del bene per impedire che il male tracimi oltre i confini che Dio gli assegnato. Ma questa è cosa troppo cristiana.
La crisi della Siria spiegata in 10 minuti e 15 mappe
Un consiglio da amico, dedicate 10 minuti di tempo per capire.Prima di pensare al futuro chiediamoci: e il passato?#WhySyria
Pubblicato da Jacopo Berti su Lunedì 16 novembre 2015
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