Produrre Energia Pulita dalle Ali di Farfalla

Ha scritto Alessia Niccolucci, il

farfalla Quando nel 1910 in un paesino maremmano arrivò la ‘magia’ dell’energia elettrica, un villano affermò che era impossibile produrre il fuoco dall’acqua, poiché tutti sanno che acqua e fuoco non possono star vicini. E forse oggi, a sentir dire che si possa produrre energia pulita ispirandosi alle ali delle farfalle quale ambizioso obiettivo di alcuni ricercatori dell’ateneo cinese Shanghai Jiao Tong University – dove è stato sviluppato un nuovo dispositivo che raddoppierà la produzione di idrogeno rispetto alle tecnologie attualmente disponibili – qualcuno ne riderà.

Per produrre energia pulita e generare più idrogeno, sono state studiate, in particolare, le ali nere di due specie di farfalle che, secondo i ricercatori, interagirebbero con il sole come se fossero un vero e proprio collettore naturale ad alta efficienza, ossia come un meccanismo in grado di raccogliere naturalmente la luce del sole.

villano Produrre più energia pulita grazie all’idrogeno richiede, ovviamente, l’utilizzo di collettori solari che raccolgano, nel modo più efficiente possibile, la luce del sole per separare, attraverso un processo chiamato “fotocatalisi”, l’acqua nei suoi 2 componenti essenziali: idrogeno e ossigeno. Tuttavia, secondo gli scienziati della Shanghai Jiao Tong University, gli attuali collettori solari utilizzati per la produzione di idrogeno, sfruttano solo in minima parte l’enorme potenziale del processo di fotocatalisi dell’acqua.

Per produrre più energia pulita grazie all’idrogeno, i ricercatori hanno quindi pensato di realizzare dei nuovi collettori solari ispirandosi proprio alle farfalle: le loro ali nere infatti, sono provviste di piccolissime “scaglie”, strutturate in modo molto simile alle tegole disposte sul tetto di una casa. Ed è proprio questa peculiarità che permette alle farfalle di generare abbastanza calore e di sopravvivere anche fa freddo: le micro-scaglie infatti, hanno la caratteristica sia di assorbire la luce diretta del sole, sia di sfruttare il calore indiretto che si incanala nelle pareti a tunnel della struttura. Imitando queste “qualità termiche naturali”, gli scienziati hanno quindi potuto realizzare dei nuovi dispositivi di biossido di titanio e nanoparticelle di platino che funzionano sia da collettori per raccogliere la luce solare, sia da fotocatalizzatori per scindere, grazie alla luce del sole, le molecole d’acqua in idrogeno ed ossigeno. Il tutto con un’ottima resa.

Maya Certo, sia i Maya che Galileo affermarono che l’universo è un libro scritto da Dio con un linguaggio matematico e che lì e solo lì troveremo tutte le risposte. Per i Maya addirittura, era sufficiente comprendere il segreto dei disegni sulla pelle del serpente. Leonardo dagli uccelli imparò a volare, Fibonacci dalla conchiglia apprese il ‘numero aureo’ la proporzione del Creato, uguale ovunque in natura, anche per l’Uomo: e forse dalle farfalle impareremo il segreto dell’energia pulita.

Facendoci venire qualche dubbio sulla teoria del Caos e della caualità della nascita del Mondo..

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Alessia Niccolucci Sono una scrittrice e un'insegnante
Scrivo romanzi, poesie, articoli da sempre e insegno a Roma. Ma considero la mia casa la Toscana da dove provengo. Vorrei dire di più ma è già tutto sul mio sito.
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