Amore e amicizia

Ha scritto Alessia Niccolucci, il

Amore e Amicizia: due condizioni direi, che hanno fatto versare fiumi di parole come cantavano a Sanremo anni addietro; condizioni dico e non sentimenti, poiché sono, quando veri, stati di grazia, scelte di vita che non ricordano e non giudicano, che rendono insomma noi uomini simili agli déi. Rare quindi, rarissime, soffocate da apparenti imitazioni, sempre meno reali ma sempre più diffuse. No, nessuna retorica, solo la semplice nuda verità. Partiamo dalle parole? Le parole hanno un peso e chi ha dato dei nomi a valori tanto importanti ha creato più una formula magica che una semplice denominazione utile a chiamare una cosa piuttosto che un’altra. A-more, dal sanscrito, la lingua madre di tutte le lingue mediterranee e antiche e moderne, intende letteralmente “che non muore”: serve dire altro? L’amore non muore, tutto il resto non è amore ma passione, dipendenza, affetto, infatuazione, innamoramento e cento altre cosette..ma non amore. Increduli? Pensiamo al più vero e antico degli amori, quello di una madre verso un figlio o dei figli per la madre: non giudica, sopporta, tollera persino le violenze, gli orrori, l’evidenza..non muore, nemmeno dopo la morte. E questo non può valere per un essere umano che sino a poco fa era solo un estraneo? Sì..ma sì che è raro, è raro come tutti abbiamo imparato a capire, ma c’è: perché sennò, avrebbero inventato una parola apposta per coniarlo! E poi c’è l’amore per la libertà, per la giustizia o persino, per le cose meno nobili..ideale sì, ma anche quello non muore negli anni in chi lo prova. A-micizia, più facile da capire perché basta un poco di latino per comprendere che l’a-mico è colui che non ti uccide: non ti uccide con la spada o col pugnale, non ti uccide lentamente col veleno, non ti uccide alle spalle con la lingua, ma ti protegge. Di lui o di lei ti puoi fidare. E non è meno rara dell’amore che non muore, poiché è quello che nasce dall’elezione, dalla scelta. L’amore non è lucido no, anzi è cieco e spesso irragionevole: ma l’amiciza nasce da una scelta, lucida e sicura, di donare il meglio di noi a a quell’essere là, che magari ci fa arrabbiare e pensiamo che non imparerà mai e sì, che glielo diciamo sempre, anche con male parole, ma è nostro amico e guai chi osa toccarlo. E c’è da dire ancora una piccola, enorme cosa che riguarda le donne: noi non sappiamo essere amiche, è raro, rarissimo. La ragione? per amare qualcuno, come amore o come amico, è necessario averlo dentro di sé quell’amore, almeno tanto da non avere bisogno di averlo più che di darlo..sottomettere il nostro egoistico bisogno di avere attenzione e amore dal mondo, lasciando il palco alla nostra amica..l’invidia e le meschinità tutte nascono dalla paura e dal senso di inferiorità. L’amore ha tre livelli, dice Platone: l’Eros, l’attrazione fisica, la Philìa, l’attrazione intellettuale e razionale, quello che si prova per l’amico e l’Agapè, l’unione di anime, quella che si trova con “l’anima gemella” e con Dio: e non è cosa da poco, per un’anima, riuscire a sentirla.

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Alessia Niccolucci Sono una scrittrice e un'insegnante
Scrivo romanzi, poesie, articoli da sempre e insegno a Roma. Ma considero la mia casa la Toscana da dove provengo. Vorrei dire di più ma è già tutto sul mio sito.
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