La sposa moderna

Ha scritto Alessia Niccolucci, il

L’8 marzo girava un sms: “Una donna ha la forza che sorprende l’uomo. Può controllare guai, può portare carichi pesanti. Mantiene gioia e amore e opinioni. Sorride quando ha voglia di gridare, canta quando ha voglia di piangere, piange quando è contenta e ride quando è spaventata. Il suo amore è incontrollabile. L’unica cosa di sbagliato in lei è che a volte dimentica quanto vale.”

Essere donne non vuol dire mentire a se stesse perchè non si è avuto il coraggio di dire e di fare e l’amore non può essere la ragione che dà la spinta a sopprimere la vita, nemmeno quello per i propri figli, dietro cui spesso ci nascondiamo.

Una donna, una madre, non vale perché canta invece di piangere, perché riesce a fingere, ma vale per come ama e protegge la vita.

Anna vive per i suoi figli, attorno a cui ruota la sua vita. Si può dimenticare una laurea, un lavoro qualunque e lo stipendio basso, tanto si rubacchia il tempo aiutandosi fra colleghi; di non essere leali verso se stesse; sorelle e amici più appagati sono stati aiutati dalla sorte. Anna non è ambiziosa, si accontenta del poco che ha, della casa, dei figli. Le ambizioni di ragazza si proiettano sui figli, solo la famiglia conta. Infatti è una brava madre.

Insiste a mandare il figlio ad equitazione, come suo nonno: non è portato ma queste sono cose che sa solo una brava madre. Le discipline scientifiche non sono il suo forte: Anna a scuola era in gamba e lo segue perchè abbia sempre i voti più alti. Infatti è una brava madre. Anna dice che con tre maschi in casa ordine e pulizia sono importanti: deve gestire tutto lei, gli uomini si sà che per certe cose non sono bravi. Lei però, non ha la patente. Anna non può tutto, ma è una brava madre.

Anna ha poco più di quarant’anni: ha gusto e con lo stipendio da part-time, compra bei vestiti e borse firmate che fanno status: il conto in banca è spesso in rosso ma, c’è il marito. La forma è la sostanza, come sa anche una brava madre.

Suo figlio farà la Prima Comunione e lei vuole il meglio, per lui: il bambino le ha detto di volere anche una tuta, come quella dei calciatori e sebbene a scuola tutti lo chiamino “cocco di mamma” è stata la nonna a comprargliela, insieme al padre. Queste sono cose poco importanti per Anna, che è una brava madre.

Non ha altre distrazioni, non ama teatri, mostre e concerti: legge poco come tutte le donne che hanno figli da crescere. Infatti è’ una brava madre.

C’è poi dell’altro che non dice, come quando ha deciso di non avere più rapporti completi se non quando ha voluto divenire madre: qualche rara concessione di sè con il petting, magari d’estate o durante le vacanze, quando le va. Il suo compagno, che non ascolta, l’ha accontentata per anni, capendo che ci sono cose più importanti per Anna, che sa di essere una brava madre.

Non l’ha mai tradita, almeno sin quando si è innamorato di un’altra con cui parla di sè e delle sue paure o emozioni e comprende le ragioni di Anna e rimane con lei per i figli, ancora piccoli, sapendo che non si può parlare con Anna che sa cosa si deve, sa come si deve fare. E’ un bravo padre e un bravo marito, ma non vuole morire solo. Non è possibile criticare una donna così: lui è un adultero, Anna è una brava madre.

Anna ha smesso di parlare con gli alberi quando ha smesso di ascoltare: forse lo ha fatto già dopo il primo figlio, quando ha smesso di fare l’amore col suo compagno previlegiando il narcisismo all’amore per lui.

I modelli delle donne antiche spesso erano falsati da questi stessi errori che oggi si ripetono: errori fatti in buona fede, errori fatti in mala fede, generati dalla mancanza di contatto col mondo, con la natura, coi nostri compagni su cui sfoghiamo gli errori, a cui neghiamo noi stesse. E la scusa è molto buona da vendere.

Filomena insegna che il mondo non ruota intorno a noi ma che noi, umilmente dobbiamo girargli dietro, con i valori del mondo delle nonne che, prima di scomparire per sempre, provano a lasciarci con un lieve sorriso, il coraggio di amare. Solo se amiamo noi stesse, accettandoci per quello che siamo, sapremo rendere felici gli altri, sapremo essere le madri del mondo.

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Alessia Niccolucci Sono una scrittrice e un'insegnante
Scrivo romanzi, poesie, articoli da sempre e insegno a Roma. Ma considero la mia casa la Toscana da dove provengo. Vorrei dire di più ma è già tutto sul mio sito.
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