XXXI: “Sessanta sei santa…”
Sessanta
sei santa
o sei madre
è uguale.
Si immola la carne nel patto
(quatto)
e diviene granito
o rubino.
Ultima
di lunga fila
di vestali
del dolore
l’errore
della vita negata.
Stupita
non osi sottrarti
alle sorti
di mille severe
megere.
Ma forse rinasci
se lasci
il passato che è morto
proiezione
di un’educazione
(proibita)
sbagliata.
Sei nata
oggi
o madre.
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